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Racconto Corso di Disegno mani e piedi


di Membro VIP di Annunci69.it Biancamante
01.03.2025    |    519    |    8 9.3
"Una ragazza, dall’altra parte della sala, inclinò il capo, come ipnotizzata..."
Bianca entrò nello studio con passo leggero, le dita affusolate stringevano il blocco da
disegno. Il corso sulle mani e i piedi l’aveva incuriosita: amava le sfide e sapeva quanto
fosse difficile cogliere la loro eleganza, il loro potere espressivo.
La sala era illuminata da luci soffuse, creando un ambiente raccolto e quasi teatrale. Attorno
a lei, un gruppo di artisti – uomini e donne di età diverse – armeggiavano con carboncini e
matite. Il docente, un uomo dalla voce calma e profonda, li invitò a prendere posto.
«Oggi ci concentreremo sui piedi. La loro struttura è complessa, ma anche incredibilmente
espressiva.» Fece un gesto verso il centro della sala. «Abbiamo bisogno di un modello.»
Il silenzio si fece denso. Alcuni si scambiarono sguardi incerti, nessuno sembrava voler
offrire i propri piedi al giudizio attento degli altri. Bianca sorrise tra sé: perché no? Con un
gesto naturale, sfilò i sandali e avanzò, sistemandosi sulla chaise longue che era stata
predisposta.
Si accomodò con grazia, allungando una gamba e piegando leggermente l’altra, lasciando
che la luce accarezzasse la pelle liscia e levigata.
Nella sala si percepì un cambiamento. Gli sguardi si concentrarono su di lei, o meglio, sui
suoi piedi. C’era qualcosa di magnetico nel modo in cui le sue dita si rilassavano, nella curva
del collo del piede, nell’armonia perfetta delle proporzioni.
Bianca si accorse di quei dettagli nel riflesso degli occhi degli artisti. Le matite iniziarono a
muoversi rapide sui fogli, le mani corsero a tracciare linee, a catturare quell’eleganza
inattesa. Alcuni si spostarono per cogliere diverse angolazioni, avvicinandosi con attenzione.
«Osservate bene la tensione dei tendini, la morbidezza dell’arco plantare…» disse il docente
toccando sensualmente la pelle della donna, mostrando al gruppo di singolo titolo dei piedi
mostrandone la consistenza… l’atmosfera aveva preso una piega diversa. Era come se tutti
fossero intrappolati in un’ammirazione quasi reverenziale.
Bianca si concesse un lieve sorriso. Sapeva di avere gambe perfette e piedi deliziosi. Sentì
lo sguardo di un giovane uomo soffermarsi sulle sue caviglie, il tratto della sua matita
diventare più deciso. Una ragazza, dall’altra parte della sala, inclinò il capo, come
ipnotizzata.

Il tempo sembrava sospeso.
«Puoi muovere leggermente le dita?» chiese il docente.
Bianca obbedì con naturalezza, facendo scorrere un brivido tra gli artisti, soprattutto i
presenti uomini Il minimo movimento diventava un dettaglio da catturare, un gesto che
accendeva l’ispirazione e anche qualcos’altro.
Le espressioni intorno a lei erano concentrate, ma nei loro occhi brillava un’intensità diversa.
L’arte e il desiderio si mescolavano in quella stanza, in un silenzio vibrante, carico di
un’energia sottile ma palpabile.
Alla fine della lezione, mentre si infilava i sandali con lentezza, Bianca alzò lo sguardo e
incrociò quello di alcuni partecipanti. C’era un’eccitazione trattenuta, un’adorazione
inespressa.
Sorrise. Sapeva di aver lasciato un segno, Bianca salutò tutti voltò le spalle e si diresse
verso la porta.
A quel punto il docente radunò intorno a sé solo i partecipanti uomini e chiese loro chi
avrebbe voluto fermarsi una mezz’oretta per concludere il lavoro con uno speciale
trattamento ai propri disegni.
Quattro uomini, acconsentirono felici della sperimentazione.
«Cari, quello che vi chiedo ora è di posizionare i disegni dei piedi della splendida Bianca a
terra, di ammirarli fortemente e di desiderare di toccare ancora quei piedi desiderabili e
quelle mani calde e avvolgenti!»
Alcuni di loro sembravano aver colto l’invito e capito cosa c’era dietro che le parole
iniziarono a toccassi la zona inguinale sembrava gonfiarsi sempre di più, così il Docente
disse:
«Avete capito cosa vi sto chiedendo, ognuno sul proprio disegno farà quello che avrebbe
voluto fare ai piedi di bianca! Spruzzare tanta più crema bianca possibile »
Gli uomini non se lo fecero ripetere estrassero i loro arnesi duri e paonazzi sembravano
lucidati dalla lingua di Bianca, iniziarono a massaggiarli tenendo i loro membri con due mani
fino a che fiotti caldi, bianchi e profumati iniziarono a colare schizzati con una pressione
inaudita sui disegni dei piedi di Bianca che iniziarono a brillare, sembrando vivi e vogliosi di
essere Inondati dal piacere e godimento di quanti più uomini possibili!
A quel punto gli uomini si girarono verso l’ingresso con i loro membri ancora gonfi in mano, il
Docente fece lo stesso con un viso sbigottito e pieno di stupore!
Sull’uscio della porta ferma da non si sa quanto tempo la figura di Bianca che con un sorriso
disse:

«Perdonate non volevo disturbare, avevo dimenticato le mie matite in aula, comunque
ottimo lavoro, e ottimi schizzi, soprattutto chissà che buon sapore mmmmmm ! Magari alla
prossima per l’assaggio» scoppiò in una grossa risata ed ancheggiando se ne andò
uscendo dalla stanza molto lentamente.
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